Gallo Nicolò
    Gallo Nicolò
    Data e luogo di nascita Girgenti, 10 agosto 1849
    Data e luogo di morte Roma, 7 marzo 1907
    Collegio Foligno
    Legislature XXI Legislatura Regno d’Italia (1900-1904)
    Partito Sinistra storica
    Biografia Figlio di Gregorio Gallo, Nicolò Gallo si laureò in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Palermo in seguito alla quale avviò la carriera di avvocato presso Agrigento. Contemporaneamente all’attività forense, Gallo coltivò la sua passione letteraria dedicandosi alla composizioni di liriche e tragedie e soffermandosi in particolare sugli studi di estetica. La sua passione in questa disciplina gli permise di ottenere la cattedra di libero docente universitario dell’Università di Roma.
    Trasferitosi a Roma nel 1882, Gallo venne eletto presidente della Camera dei deputati come esponente della sinistra storica, carica che ricoprì ininterrottamente in qualità di rappresentate del collegio di Girgenti II dal 1882 al 1892 (XV-XVII Legislatura), in qualità di rappresentante del Collegio di Bivona dal 1892 al 1900 (XVIII-XX Legislatura) e infine in qualità di rappresentante del Collegio di Foligno per la XXI Legislatura.
    Gallo si candidò, infatti, in rappresentanza del collegio di Foligno alle elezioni del 3 giugno 1900 riuscendo a sconfiggere l’avversario Francesco Fazi con 1.973 voti.
    Partecipò alla commissione parlamentare che nel 1896 venne incaricata di redigere la legge sul commissario civile in Sicilia.
    Gallo militò tra le file della sinistra storica, avvicinandosi in particolare a Giuseppe Zanardelli di cui fu seguace e amico.
    Divenne esponente di primo piano del gruppo politico siciliano raccoltosi intorno a Antonio di Rudinì e ricoprì la carica di ministro della Pubblica Istruzione del secondo Governo Di Rudinì dal 1897 al 1898. Nel luglio dello stesso anno fu relatore del disegno di legge sui provvedimenti di ordine pubblico. Nel febbraio 1899, in qualità di presidente della giunta delle elezioni, dichiarò decaduto il mandato parlamentare di Luigi De Andreis e Filippo Turati in seguito alla condanna dei moti di Milano del 1898.
    Eletto vicepresidente della Camera nell’ultima fase della XX Legislatura, in concomitanza alle elezioni del giugno 1900, iniziò a circolare la voce della possibile candidatura di Gallo alla presidenza dell’Assemblea. All’inizio della XXI Legislatura Luigi Pelloux lo volle come candidato alla presidenza, riuscendo ad essere eletto con pochi voti di distacco dal suo avversario Giuseppe Biancheri.
    Il 18 giugno Luigi Pelloux rassegnò le proprie dimissioni e il 24 giugno Nicolò Gallo ottenne l’incarico di ministro della Pubblica istruzione nel nuovo governo Giuseppe Saracco, incarico che ricoprì fino a febbraio del 1901. In qualità di ministro, Gallo si occupò del riordino del settore delle belle arti e si impegnò per conferire un nuovo assetto amministrativo al ministero e al sistema scolastico. Tentò, inoltre, di sollecitare le scuole elementari ad attivarsi per il superamento di tutti quei contrasti radicati che caratterizzavano la società italiana. Si occupò, infine, del ripristino del cosiddetto “criterio di severità” nelle varie tipologie di esami degli istituti di istruzione classica, tecnica e normale.
    Con la scomparsa di Giuseppe Zanardelli, avvenuta il 26 dicembre 1903, i seguaci si unirono in un Partito democratico costituzionale. Il gruppo parlamentare, denominato Sinistra democratica, assunse come obbiettivi il completamento del processo di laicità dello Stato e la realizzazione di riforme democratiche sul sistema elettorale e sulla politica tributaria, tutto con la collaborazione, entro precisi limiti, dei radicali e dell’Estrema. Se in un primo momenti il partito decise di non ostacolare Fortis senza tuttavia concedergli la fiducia, in un secondo momento subì una frattura tra una fazione ministeriale e una, a cui aderì lo stesso Gallo, di opposizione ai governi di Alessandro Fortis e Sidney Sonnino.
    Quando, nel febbraio 1906, il Presidente del Consiglio Sidney Sonnino offrì a Gallo la candidatura alla presidenza della Camera, quest’ultimo rifiutò, anche su consiglio di Giovanni Giolitti.
    Nel maggio 1906, il presidente del Consiglio Giovanni Giolitti lo chiamò a ricoprire la carica di ministro di Grazia e Giustizia e dei culti, anche per ringraziarlo del sostegno offerto da Gallo alla caduta del governo Sonnino.
    Nel 1906 insediò una commissione al fine di avviare un processo di riforma generale della legislazione del diritto privato, senza riuscire tuttavia a portare a termine il suo progetto a causa del sopraggiungere della morte avvenuta il 7 marzo 1907.
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    Scheda parlamentare
    Professione
    Laurea in Giurisprudenza; Docente universitario, Avvocato
    Commemorazioni
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    Opere
    N. GALLO, Cola di Rienzo: tragedia, Tip. del Giornale di Sicilia, Palermo 1870.

    ID., Genesi della idea del diritto, Tip. Del Giornale di Sicilia, Palermo 1871.

    ID., Fiore, La magnifica, F. Giliberti, Palermo 1872.

    ID., G. Garibaldi : commemorazione letta in Sciacca in occasione dei funerali civili celebratisi il 2 luglio 1882, Tip. del “Tempo”, Palermo 1882

    ID., Discorso pronunziato in Sciacca agli elettori del 2 collegio di Girgenti, Stab. Tip. Virzì, Palermo 1890.

    ID., Francesco Carrara e la scuola positiva, Direzione della nuova antologia, Roma 1899.

    ID., Sull’attività della Croce rossa in tempo di pace : Proposte al comitato centrale della Croce rossa italiana, Stab. Tip. Fratelli Jovane, Salerno 1900.

    ID., Bronte in difesa del suo territorio : svolgimento del ricorso contro il R. decreto 13 giugno 1901, F. Pallotta, Roma 1901.

    Bibliografia
    Dizionario biografico degli italiani, Vol. 51, Istituto della Enciclopedia italiana, Roma 1998.

    L. ALBERTINI, Venti anni di politica italiana. L’esperienza democratica italiana dal 1898 al 1914, I, Zanichelli, Bologna 1950.

    P.L. BALLINI, La destra mancata: il gruppo rudiniano-luzzattiano fra ministerialismo e opposizione, 1901-1908, F. Le Monnier, Firenze 1984.

    L. D’ANGELO, Lotte popolari e Stato nell’Italia umbertina, Carecas, Roma 1979.

    E. DE FORT, La scuola elementare dall’unità alla caduta del fascismo, il Mulino, Bologna 1996.

    M. MISSORI, Governi, alte cariche dello Stato, alti magistrati e prefetti del Regno d’Italia, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma 1989.

    A. STRAMACCIONI, Storia delle classi dirigenti in Italia, Edimond, Città di Castello 2012.

    ID., I Movimenti sociali in Umbria tra Ottocento e Novecento, Il Formichiere, Foligno 2017.

    Risorse web
    GALLO, Nicolò in “Dizionario Biografico&quotGALLO, Nicolò in “Dizionario Biografico&quot…
    http://www.treccani.it/enciclopedia/nicolo-gallo_(…
    Il Presidente Nicolò Gallo
    http://legislature.camera.it/organiparlamentarism/…