Pantano Edoardo
    Pantano Edoardo
    Data e luogo di nascita 14 febbraio 1842, Assoro (EN)
    Data e luogo di morte 15 maggio 1932, Roma
    Collegio Perugia (XVI-XVII legislatura) / Terni (XIX-XXI legislatura)
    Legislature XVI (1886-1890) Regno d’ItaliaXVII (1890-1892)Regno d’Italia

    XIX (1895-1897) Regno d’Italia

    XX (1897-1900) Regno d’Italia

    XXI (1900-1904) Regno d’Italia

    XXII (1904-1909) Regno d’Italia

    XXIII (1909- 1913) Regno d’Italia

    XXIV (1913-1919) Regno d’Italia

    XXV (1919-1921) Regno d’Italia

    Partito Estrema sinistra
    Biografia Nato in un paesino vicino in provincia di Enna nel febbraio del 1842, Edoardo Pantano, dopo aver conseguito il diploma, si trasferì a Palermo, dove si laureò in medicina nel 1866. Durante il periodo universitario si avvicinò agli ambienti politici repubblicani (nel 1862 partì con il fratello per unirsi a Garibaldi nella spedizione per la liberazione di Roma, conclusasi con il fallimento in Aspromonte). Partecipò alla guerra d’indipendenza nel 1866 come volontario e poi andò a Lugano dove incontrò Mazzini, con il quale intratteneva un rapporto epistolare da tempo. Pantano divenne uno dei suoi seguaci più importanti e radicati nel territorio, tanto che nell’aprile 1869 fu arrestato per un tentativo di insurrezione e tradotto nel carcere di Napoli, dove rimase qualche mese prima di ottenere la libertà grazie ad un’amnistia.
    Dopo la morte di Mazzini nel 1872, sostenne che i repubblicani dovessero abbandonare l’astensionismo per cominciare a partecipare alle elezioni politiche. Si avvicinò nel tempo sempre di più ai radicali e all’Estrema sinistra, tanto da candidarsi alle suppletive del 1884 tra le loro fila, risultando, però, sconfitto. Questo atto fu solo il debutto di una carriera politica lunga e fortunata, la quale lo vide deputato dalla XVI alla XXV legislatura (con una breve interruzione durante la XVIII, ovvero dal 1892-1895), dal 1886 al 1904 nei collegi umbri di Perugia e Terni e poi passare a quello di Catania. Si presentò l’ultima volta alle elezioni del 1921, ormai ottantenne, nelle quali fu sconfitto, ma contemporaneamente venne nominato senatore del Regno.
    La sua attività alla Camera, soprattutto nelle prime legislature, si concentrò su temi affini e cari all’estrema sinistra, diventandone uno degli esponenti più rappresentativi. Presentò interpellanze e intervenne molto spesso in aula soprattutto su questioni di politica estera, legate all’espansione coloniale e all’alleanze militare strette dall’Italia con l’impero asburgico. Si prodigò anche a favore dei piccoli produttori e dei contadini.
    Partecipò al congresso fondativo del Partito radicale (1890) e si oppose fortemente al primo governo Giolitti, denunciando lo scandalo della Banca romana, insieme a Felice Cavallotti e a Napoleone Colajanni.
    L’ultima legislatura del secolo fu molto importante per Pantano, poiché si fece il principale portavoce dell’estrema sinistra e divenne così uno dei maggiori protagonisti della lotta in Parlamento contro il varo di leggi liberticide da parte del governo.
    Si occupò, inoltre, di politica locale, riferendo alla Camera le condizioni di lavoro e di vita delle operaie dello jutificio Centurini di Terni, le quali nel giugno 1901 erano entrate in sciopero, provocando varie reazioni poco empatiche tra i suoi colleghi (nei resoconti si parlava anche di “ilarità ”), tra cui figurava lo stesso Centurini. La denuncia del deputato siciliano, malgrado la forza delle sue parole («A Terni, allo jutificio Centurini, il lavoro dura dodici ore al giorno. Per raggiungere lo stabilimento dai villaggi e tornare a casa servono due ore: tutto questo con una retribuzione che va da 80 centesimi ad una lira al giorno con una sola ora di riposo»), non sortì alcun effetto.
    Con l’avvento del governo Zanardelli, Pantano cominciò ad ammorbidirsi e cercare un compromesso politico con gli avversari. Nel 1906 la svolta: fu, infatti, nominato ministro dell’Agricoltura, Industria e Commercio nel primo gabinetto guidato da Sidney Sonnino, provocando forti critiche da parte dei repubblicani e dei socialisti, i quali, attraverso le colonne de “Il Secolo”, inneggiarono al ritorno del trasformismo.
    La sua esperienza durò solo qualche mese e non portò nessun cambiamento significativo nel campo, però ormai il deputato siciliano si era definitivamente avvicinato alla compagine di governo. Appoggiò i governi Giolitti (soprattutto per quanto riguarda la riforma elettorale), fu un sostenitore della guerra in Libia e un fervente interventista, tant’è che nel 1915, sebbene anziano, partì volontario come colonnello medico prestando servizio nella Croce rossa italiana.
    Nel 1919, già presidente del gruppo parlamentare radicale, venne nominato di nuovo ministro, questa volta dei Lavori pubblici, nel primo governo Nitti e rimase fino al 1920. In tale veste presentò diversi progetti di legge, che, però, non videro mai la luce.
    Dopo la nomina a senatore, Pantano continuò ancora a partecipare all’attività politica, portando in aula soprattutto questioni legate all’agricoltura.
    Morì a Roma nel maggio del 1932, ormai novantenne.
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    Scheda parlamentare
    Professione
    Laurea in Medicina e chirurgia; Pubblicista / Giornalista
    Commemorazioni
    AP, Senato del Regno, Discussioni, 16 maggio 1932
    Opere
    E. PANTANO, Sulla lirica di Dante e di Petrarca, Tip. del precursore G. Polizzi & C., Palermo 1865.ID., Questione morale. Lettere [di] E. Pantano, A cura del comitato centrale italiano per l’abrogazione dei regolamenti che danno sanzione governativa alla prostituzione, Roma 1877,

    ID., La situazione per Edoardo Pantano. Lettura fatta in Roma il 9 febbrajo 1878 nelle sale del Circolo Centrale Repubblicano, Tip. Ripamonti e c., Roma 1878.

    ID., L’industria degli spiriti e l’economia nazionale. Col testo della legge e del regolamento sugli spiriti e relativi commenti, F.lli Bocca, Roma 1889.

    ID., Memorie. Dai rintocchi della Gancia a quelli di S. Giusto. 1, 1860-1870, Azzoguidi, Bologna 1933.

    Bibliografia
    Fonti e Bibliografia:ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 22 dicembre 1890.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 27 febbraio 1892.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 31 maggio 1902.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 4 maggio 1906.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 5 maggio 1910.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 18 dicembre 1913.

    ATTI PARLAMENTARI, Senato del Regno, Discussioni, Sessione 1904-1909.

    ATTI PARLAMENTARI, Senato del Regno, Discussioni, 16 maggio 1932.

    R. BECCARIA, I periodici genovesi dal 1473 al 1899, La Prima Coop. Grafica Genovese, Genova 1994.

    R. GENTILI CARINI, M.T. PASQUALINI, C. QUAGLIO (a cura di), Terni nel Parlamento italiano (1861-1922) , Cestres, Terni 2001.

    V. GNOCCHINI, L’Italia dei Liberi Muratori, Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005.

    Risorse web
    PANTANO, Edoardo in “Dizionario Biografico&quPANTANO, Edoardo in “Dizionario Biografico&qu…
    http://www.treccani.it/enciclopedia/edoardo-pantan…
    Pantano, Edoardo nell’Enciclopedia Treccani
    http://www.treccani.it/enciclopedia/edoardo-pantan…