Schanzer Carlo
    Schanzer Carlo
    Data e luogo di nascita 18 dicembre 1865, Vienna
    Data e luogo di morte 23 ottobre 1953, Roma
    Collegio Spoleto
    Legislature XXI 1900-1904 Regno d’ItaliaXXII 1904-1909 Regno d’Italia

    XXIII 1909-1913 Regno d’Italia

    XXIV 1913- 1919 Regno d’Italia

    Partito liberale
    Biografia Nato a Vienna nel dicembre 1865, Carlo Schanzer conseguì la laurea in Giurisprudenza e ancora giovanissimo ottenne la libera docenza in Diritto costituzionale all’Università di Roma. Fu anche ufficiale della direzione generale di statistica, per poi essere chiamato a ricoprire la carica di bibliotecario al Senato. Nel 1892 venne nominato referendario e a partire dal 1898 divenne membro del Consiglio di Stato, del quale consesso fu anche presidente di sezione dal 1912 al 1928.
    Si candidò per la prima alle elezioni politiche nella tornata del 1900, riuscendo ad ottenere subito un seggio. Genero dell’imprenditore Alessandro Centurini, Schanzer si trovò spesso in Umbria e vide le condizioni dei trasporti, delle strade e delle ferrovie e per tale motivo si impegnò alla Camera nel tentativo di vincere questo isolamento viario e in particolar modo nella zona spoletina e di Norcia, diventando una figura di riferimento, tant’è che la cittadina decise di premiarlo concedendogli, nel 1912, la cittadinanza onoraria. Non solo: per le elezioni politiche della XXIII legislatura (1909), decise di presentarsi nel collegio di Spoleto, dove vinse contro Domenico Arcangeli con uno scarto di più di mille voti. Si ripropose anche quattro anni dopo e anche questa volta gli spoletini lo premiarono: Schanzer ottenne 6.760 suffragi contro i soli 842 di Filippo Turati. Alla fine della legislatura, il 7 ottobre 1919, venne nominato dal re senatore del Regno e mantenne tale carica fino alla morte.
    La carriera politica dell’avvocato viennese, però, non si fermò ai soli banchi del Parlamento: fu ministro delle Poste e dei Telegrafi con Giolitti (1906-1909) e ministro del Tesoro durante il governo Nitti (1919), durante il quale riuscì a salvare l’erario dello Stato organizzando il cosiddetto “Prestito della Vittoria”.
    Tra il 1922 e il 1924 venne chiamato come delegato italiano presso la Società delle Nazioni. Durante la conferenza navale tenutasi a Washington (1921-1922), organizzata da Stati Uniti e Gran Bretagna per riorganizzare in modo coerente ed equilibrato un sistema politico internazionale in Estremo oriente, il governo Bonomi accettò di partecipare inviando una delegazione capeggiata da Schanzer con lo scopo di raggiungere un obiettivo importante per il Regno: la parità fra la flotta navale francese e quella italiana e un contenimento alla corsa al riarmo, così da permettere un risparmio sul bilancio statale. Tale scopo fu raggiunto con successo poiché il trattato sulla limitazione degli armamenti navali venne firmato il 6 febbraio 1922 da Italia, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Giappone.
    Il successo diplomatico ottenuto portò una grande visibilità e prestigio a Schanzer tanto da essere nominato, subito dopo Washington, ministro degli Esteri dal governo Facta. Desideroso di usare la politica estera come strumento per far crescere la credibilità dell’Italia, organizzò a Genova una conferenza internazionale dedicata alla discussione sul modo di favorire la ripresa economica europea e la distensione dei rapporti con l’Unione Sovietica. Il vero obiettivo, però, era quello di conquistare la riconoscenza del governo britannico così da ottenere in cambio concessioni coloniali e l’elevazione al grado di grande potenza europea per l’Italia.
    Dopo Genova Schanzer si recò molte volte a Londra per intavolare gli accordi italo-britannici soprattutto con l’intento di sbloccare la controversia sull’Etiopia. Le richieste italiane, tuttavia, vennero rifiutate in toto. Il ministro non si diede per vinto e intraprese delle trattative anche con la Francia, cavalcando l’onda della questione del pagamento delle riparazioni tedesche. Dedicò molta attenzione anche ai rapporti con la Jugoslavia per regolare e per risolvere i dissidi aperti circa l’applicazione del Trattato di Rapallo e per concludere accordi economici e commerciali ritenuti d’interesse reciproco. Esito di questo negoziato furono gli accordi di Santa Margherita, firmati nel settembre 1922.
    Con l’avvento del regime fascista Schanzer si avvicinò molto a Mussolini tant’è che nel giugno 1926 si iscrisse all’Unione nazionale fascista del Senato e poi al partito a partire dall’aprile del 1929.
    Nel dicembre 1928 abbandonò il Consiglio di Stato, fu nominato ministro di Stato e divenne anche il presidente della prima sezione del consiglio superiore coloniale.
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    Scheda parlamentare
    Professione
    Laurea in Giurisprudenza; Docente universitario, Funzionario amministrativo
    Commemorazioni
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    Opere
    C. SCHANZER, Il Consiglio di stato e i regolamenti generali di pubblica amministrazione, Soc. Ed. Laziale, Roma 1894.ID., Lotta e collaborazione di classe, Nuova Antologia, Roma 1911.

    ID., Esposizione finanziaria fatta alla Camera dei Deputati. Seduta del 16 dicembre 1919, Tip. della Camera dei Deputati Carlo Colombo, Roma 1919.

    ID., Il bilancio dello stato e l’economia nazionale, Nuova antologia, Roma 1921.

    ID., L’equivoco fondamentale della Società delle nazioni, Direzione della Nuova Antologia, Roma 1923.

    ID., Progressi degli istituti per la risoluzione pacifica delle controversie internazionali, Stab. tip. Mantero, Tivoli 1929.

    ID., Sovranità e giustizia nei rapporti fra gli stati, Soc. Nuova Antologia: Bestetti e Tumminelli, Roma 1929.

    Bibliografia
    ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO, Archivi di personalità della politica e della pubblica amministrazione, Schanzer Carlo.ARCHIVIO STORICO COMUNALE NORCIA, Deliberazioni del Consiglio, Registro n. 33, delibera n. 227 del 18 settembre 1912, cc. 14-17.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 19 giugno 1904

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 23 maggio 1905.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 8 marzo 1906.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 22 giugno 1908.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 22 maggio 1909.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 2 dicembre 1909.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 3 luglio 1910.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 7 giugno 1913.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 19 dicembre 1913.

    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, 5 marzo 1919.

    L. MICHELETTA, Italia e Gran Bretagna nel primo dopoguerra. Le relazioni diplomatiche tra Roma e Londra dal 1919 al 1922, 2 v., Jouvence, Roma 1999. 2 vol.

    G. MELIS, Il Consiglio di Stato ai tempi di Santi Romano, in La giustizia amministrativa ai tempi di Santi Romano presidente del Consiglio di Stato, Giappichelli, Torino 2004.

    ID., Fare lo stato per fare gli italiani. Ricerche di storia delle istituzioni dell’Italia unita, il Mulino, Bologna 2015.

    G. PROCACCI, Storia degli italiani, Laterza, Roma-Bari 2009.

    Risorse web
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    http://www.treccani.it/enciclopedia/tag/carlo-scha…