Arbib Edoardo
    Data e luogo di nascita 27 luglio 1840, Firenze
    Data e luogo di morte 6 marzo 1906, Roma
    Collegio Perugia II; Rieti
    Legislature XIII 1876-1880 Regno d’Italia

    XIV 1880-1882 Regno d’Italia

    XVI 1882-1886 Regno d’Italia

    XVII 1886-1890 Regno d’Italia

    XVIII 1890-1892 Regno d’Italia
    Partito Partito: Destra storica
    Biografia Edoardo Arbib, nato a Firenze da una famiglia di origine ebraica, a causa della morte prematura del padre, fu costretto ad interrompere bruscamente gli studi. Per aiutare la madre, lavorò come tipografo prima e poi come correttore di bozze presso la stamperia di Gaspero Barbera. Nel 1859 si arruolò con i “Cacciatori delle Alpi” e partecipò alla campagna di Lombardia. L’anno successivo raggiunse Garibaldi in Sicilia dopo lo sbarco dei Mille, rimase ferito nella battaglia di Milazzo e per questo motivo venne promosso sottotenente e decorato al valore.
    Nel 1863 Arbib divenne redattore del giornale fiorentino “La Nazione”, per il quale fu corrispondente di guerra durante la Terza guerra di indipendenza (a cui partecipò anche come soldato dell’esercito regolare). Dopo essere stato direttore de “Il Corriere della Venezia” e de “La Gazzetta del Popolo” di Firenze, nel 1870 si trasferì nella neo capitale Roma dove fondò un nuovo quotidiano: “La Libertà”. Tale giornale era di chiare tendenza moderate e riscosse un buon successo tra il pubblico simpatizzante per quelle idee. Dal 1887 si trasformò in un settimanale, conservando lo stesso titolo. Agli articoli rivolti alla politica nazionale, si affiancarono anche una rubrica di ricerche storiche, una parte dedicata alla cronaca romana ed una sezione letteraria. La rivista divenne sensibile al tema dell’istruzione agraria, assunse una posizione contro il protezionismo durante la crisi agraria e grazie ad una rubrica indirizzata all’andamento della borsa e dei mercati divenne un utile strumento per gli uomini d’affari.
    Dal 1890 venne chiamato a collaborare con la rivista letteraria, fondata da Francesco Protonotari nel 1865, “Nuova Antologia”; dal 1899 diresse “La Capitale”, giornale che apparteneva al gruppo della Società editrice nazionale insieme a “Il Giorno”, per poi passare a questa seconda testata; dalle colonne della quale condusse, durante il periodo dell’ostruzionismo parlamentare, una campagna di opposizione al ministero di Luigi Pelloux e, in seguito al successo dell’estrema sinistra alle elezioni del 1900, sostenne l’urgenza di rinunciare i metodi autoritari e di svuotare dall’interno la pericolosità dei socialisti. L’anno successivo tornò a collaborare con “La Capitale” in qualità di redattore e in questa veste difese la politica che tenne Giolitti durante lo sciopero generale del 1904.
    Si dedicò anche alla politica, tanto da essere eletto alla Camera dei Deputati dal 1879 al 1895 nei collegi di Viterbo e Perugia per poi essere nominato senatore del Regno nel 1904, carica che detenne fino al 1906, anno della sua morte. Sebbene si collocasse fra le fila della Destra storica, Arbib si distinse per la sua autonomia nelle scelte politiche. Appoggiò, infatti, l’avvento di Depretis, il quale gli promise, per avere il suo sostegno in seno alla Camera, di difendere il pareggio di bilancio e di abolire il corso forzoso. Fu anche un sostenitore del progetto di legge che prevedeva il suffragio universale, pur rimanendo contrario allo scrutinio di lista e all’indennità dei deputati.
    Durante la crisi politica si schierò con Quintino Sella e il suo tentativo di creare una coalizione per superare la contrapposizione tra Destra e Sinistra storica, appoggiando così la pratica del trasformismo, definito da Arbib come la politica delle grandi riforme e come l’avvio alla formazione di un vero e proprio partito liberale.
    Oltre ad essere un pubblicista e un politico di fama nazionale, Arbib si dedicò anche alla letteratura: scrisse, infatti, alcuni romanzi d’appendice di non molto successo.

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    Scheda parlamentare
    Professione
    Pubblicista / Giornalista
    Commemorazioni
    AP, Camera dei deputati, Discussioni, 8 marzo 1906
    AP, Senato del Regno, Discussioni, 9 marzo 1906
    Dettaglio Legisalture
    Regno d’Italia XIII 1876-1880
    XIV 1880-1882
    XVI 1882-1886
    XVII 1886-1890
    XVIII 1890-1892
    Documenti video
    nessuna risorsa video
    Opere
    - E. ARBIB, Racconti militari, E. Treves, Milano 1870.
    - ID., Vittorie e sconfitte, U. Hoepli, Milano 1894.
    - ID., Catene, Lib. ed. Galli di G. Chiesa e F. Guindani, Milano1894.
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    Bibliografia
    - G. CAROCCI. Agostino Depretis e la politica interna italiana dal 1876 al 1887, Einaudi, Torino 1956
    - F. CHABOD, Storia della politica estera italiana dal 1870 al 1896, Laterza, Bari 1971.
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    Risorse web
    Edoardo Arbib

    http://www.archivioflaviobeninati.com/2014/09/edoardo-arbib/

    ARBIB, Edoardo in “Dizionario Biografico”

    http://www.treccani.it/enciclopedia/edoardo-arbib_(Dizionario-Biografico)/

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    Archivio storico

    L’esercito italiano e la campagna del 66 memoria di Edoardo Arbib (Internet Archive)
       
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