Pianciani Luigi
    Pianciani Luigi
    Data e luogo di nascita 10 agosto 1810, Roma
    Data e luogo di morte 17 ottobre 1890, Spoleto
    Collegio Spoleto
    Legislature IX 1865-1867 Regno d’Italia

    X 1867-1870 Regno d’Italia

    XI 1870-1874 Regno d’Italia

    XII 1874-1876 Regno d’Italia

    XIII 1876-80 Regno d’Italia

    XIV 1880-1882 Regno d’Italia

    XV 1882-1886 Regno d’Italia

    XVI 1886-1890 Regno d’Italia
    Partito Sinistra storica
    Biografia Luigi Pianciani, figlio primogenito del conte Vincenzo Pianciani di Spoleto e di Amalia Ruspoli, figlia del principe Ruspoli di Cerveteri, nacque a Roma.
    Si laureò in Giurisprudenza nel 1830 e continuò gli studi in diritto amministrativo. Subito dopo entrò nell’amministrazione delle dogane con la carica di ispettore; nel 1847 venne eletto gonfaloniere di Spoleto e fu tra i promotori della prima petizione a Pio IX volta ad ottenere l’introduzione della costituzione liberale. Con l’avvento dell’onda rivoluzionaria del 1848, Pianciani, che nel frattempo era entrato nelle fila della Giovine Italia di Mazzini tradendo in qualche modo gli ideali familiari da sempre vicini alla curia romana, si arruolò e fu ufficiale delle milizie combattenti nel Veneto, prendendo parte, perciò, alla difesa di Venezia. Nel 1849 fu eletto deputato all’Assemblea costituente durante la Repubblica romana e in questa veste presentò un progetto di legge per l’organizzazione dell’esercito repubblicano e un appello per la convocazione di una Costituente italiana. Arrestato dai francesi, fu costretto all’esilio prima in Francia, poi a Londra, dove continuò a collaborare alle iniziative della Giovine Italia, ed infine in Svizzera. Rientrato in Italia, nel 1860, per conto di Mazzini, avrebbe dovuto guidare una spedizione per l’invasione dell’Umbria e delle Marche, la quale, però, fu bloccata da Cavour. Pianciani partecipò comunque alla campagna meridionale, capeggiando, nell’agosto di quello stesso anno, una missione a sostegno delle truppe garibaldine, forte di circa 8.940 uomini.
    Durante la terza guerra di indipendenza del 1866, si arruolò come soldato semplice del corpo delle Guide a cavallo, in quanto la commissione militare gli rifiutò il grado di colonnello. Fu, quindi, aggregato al comando della 1ª brigata del Corpo volontari italiani del generale Ernesto Haug e nella battaglia di Bezzecca, il 21 luglio, si comportò in modo molto valoroso, tanto che venne citato nelle memorie del dottor Giuliano Venturini di Magasa, lì presente per prestare le cure necessarie ai soldati feriti, e da essere insignito della croce di cavaliere dell’Ordine militare di Savoia «per avere durante la campagna eseguito importanti missioni con molta intelligenza e per essersi esposto tutta la giornata di Bezzecca nei punti più pericolosi percorrendo la linea a piedi ed a cavallo, portando ordini ai comandanti. Diede egli stesso disposizioni momentanee con molta intelligenza e sangue freddo, e contribuì ad assicurare la ritirata di tre pezzi riordinando i soldati sulla piattaforma e fu tra i più animosi a ricondurli al combattimento».
    Dopo l’Unità d’Italia, Pianciani fu eletto deputato al parlamento italiano nel 1865 e vi rimase fino alla sua morte (1890). Inoltre nel 1870 fu nominato primo sindaco di Roma liberata. In questa veste diede una nuova luce alla capitale. Innanzi tutto in Campidoglio fece apporre un registro in cui i cittadini potevano scrivere i propri reclami; in seguito avviò la rassegna della stampa e aprì un ufficio telegrafico; riordinò tutti gli uffici; aumentò il numero degli asili d’infanzia, inaugurò venticinque nuove scuole tra cui la scuola superiore femminile, quella serale per i contadini e quella operaia; riorganizzò i servizi funebri sostenendo la costruzione di un impianto crematorio presso il cimitero del Verano, che fu a lungo uno dei pretesti degli scontri tra clericali e anticlericali, in Comune; migliorò le fognature, l’approvvigionamento idrico, la nettezza urbana e l’illuminazione. Contro la speculazione sui prezzi alimentari allestì cinque macelli comunali e istituì le cucine economiche; mise in piedi dispensari e condotte mediche per garantire cure gratuite ai ceti meno abbienti; s’interessò di musei, biblioteche e archivi e riorganizzò il Comitato del Pasquino, per le feste del Carnevale.
    Tutte queste iniziative e le sue idee liberiste sul decentramento dallo Stato, il quale, secondo Pianciani, avrebbe dovuto delegare ai comuni o comunque agli enti locali le funzioni pubbliche dismesse (vedi la sua opera Il disaccentramento e i bilanci per l’anno 1869, edito a Firenze nel 1869) lo portarono ad un forte dissidio sia con Quintino Sella sia con la Giunta comunale che era stata appena eletta e nel luglio del 1874 fu costretto alle dimissioni. Fu rinominato nel biennio 1881-1882.
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    Scheda parlamentare
    Professione
    Sindaco di Roma
    Commemorazioni
    AP, Camera dei deputati, Discussioni, 12 dicembre 1890
    Opere
    L. PIANCIANI, Saggio sulla riforma delle prigioni nello Stato Pontificio, Tip. Sassi nelle spaderie, Bologna 1847.
    ID., Dell’andamento delle cose in Italia. Rivelazione, memorie e riflessioni del colonnello Luigi Pianciani, Editori del Politecnico, Milano 1860.
    ID., Al collegio elettorale di Spoleto. Lettera di Luigi Pianciani, Tip. G. Gaston, Firenze 1867.
    ID., Il disaccentramento e i bilanci per l’anno 1869. Studi, E. e F. Cammelli Editori Librai, Firenze 1869.
    ID., Relazione e discorsi intorno alla legge della tassa sul macinato, tip. Eredi Botta, Roma 1879.
    ID., Lettera ai romani, Tip. F.lli Centenari, Roma 1882.
    ID., La Roma dei papi, Perino, Roma 1891-1892.

    Bibliografia
    G. CASTELLINI, Pagine garibaldine (1848-1866), Ed. Fratelli Bocca, Torino 1909.
    G. B. FURIOZZI, Luigi Pianciani e l’Umbria dopo l’Unità, Benucci, Perugia 1992.
    M. FURIOZZI (a cura di), Luigi Pianciani e la democrazia moderna, Fabrizio Serra Editore, Pisa-Roma 2008.
    S. MAGLIANI (a cura di), L’Umbria e l’Europa nell’Ottocento, Edizioni dell’Ateneo, Roma 2003.
    F. MAZZONIS, L’attività politica di Luigi Pianciani in Umbria, in Vincenzo e Luigi Pianciani ed il loro tempo. Atti del Convegno, Cassa di Risparmio di Spoleto, Spoleto 1988.
    L. TOSCHI, Luigi Pianciani Sindaco di Roma, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, Roma 1996.
    R. UGOLINI (cura di), Luigi Pianciani, tra riforme e rivoluzione, Edizioni scientifiche italiane, Napoli 1992.

    Risorse web
    Pianciani, Luigi, conte nell'Enciclopedia TrePianciani, Luigi, conte nell'Enciclopedia Tre…
    http://www.treccani.it/enciclopedia/pianciani-luig…
    Pianciani, Luigi, cónte – Sapere.it
    http://www.sapere.it/enciclopedia/Pianciani,+Luigi…
    Un sindaco di Roma dimenticato, il primo, il più Un sindaco di Roma dimenticato, il primo, il più…
    http://www.brogi.info/2011/09/un-sindaco-di-roma-d…
    Società di cremazione Luigi Pianciani, HomeSocietà di cremazione Luigi Pianciani, Home…
    http://www.cremazioniluigipianciani.it
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