Felicioni Felice
    Felicioni Felice
    Data e luogo di nascita 22 marzo 1898, Tuoro sul Trasimeno
    Data e luogo di morte 1982, Perugia
    Collegio Unico Lazio-Umbria
    Legislature XXVII 1924-1929 Regno d’Italia

    XXVIII 1929- 1934 Regno d’Italia

    XIX 1934-1939 Regno d’Italia

    XXX 1939-1943 Regno d’Italia

    Partito Partito nazionale fascista
    Biografia Nato a Tuoro sul Trasimeno nel marzo 1898, Felice Felicioni conseguì la laurea in giurisprudenza ed, in seguito, cominciò ad esercitare come avvocato.
    Tra i fondatori del Fascio di combattimento di Perugia, nel 1921 venne nominato segretario del Partito nazionale fascista per poi diventare vice-segretario dei sindacati economici perugini e direttore della federazione provinciale.
    Alle elezioni amministrative tenutesi il 21 gennaio 1923 i fascisti conquistarono da soli 43 comuni su 96 e anche l’organigramma delle cariche provinciali cambiò notevolmente: Felicioni, infatti, divenne presidente della Deputazione provinciale di Perugia. Mantenne la carica per un anno soltanto poiché nel 1924 decise di candidarsi alla Camera dei Deputati nella “Lista nazionale” e con 3.803 preferenze ottenne il seggio nel collegio unico Lazio-Umbria. Durante questo suo primo mandato (mantenne la carica di deputato fino alla trentesima legislatura, luglio 1943) Felicioni, secondo quanto si trova negli Atti parlamentari, compare solo nel 1927 nel momento in cui intervenne in favore delle corporazioni, difendendo il sistema contro le critiche di alcuni colleghi dell’opposizione avevano posto in essere. Qualche tempo più tardi venne nominato consigliere della corporazione della carta e della stampa, in rappresentanza dei lavoratori del commercio.
    Ricoprì, inoltre, la carica di segretario dell’Ufficio della presidenza della Camera dall’aprile 1934 al marzo 1939 e fu membro della Commissione nazionale per la cooperazione intellettuale.
    Nel frattempo, però, all’interno della sezione locale del partito fascista cominciarono i primi dissapori politici che portarono tra il 1923 e il 1929 ad uno scontro tra Felicioni ed Elia Rossi Passavanti. Tale dissidio provocò l’allontanamento di entrambe le personalità dalla regione, ma mentre Passavanti fu ostracizzato e costretto all’inazione politica per alcuni anni, Felicioni se la cavò grazie ai buoni rapporti che aveva intrattenuto fino a quel momento con il segretario del partito Farinacci. Mantenne, infatti, il seggio da deputato e venne nominato commissario straordinario della Società Dante Alighieri, istituzione culturale italiana che aveva lo scopo di tutelare e di diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo. Nel 1933 ne divenne il presidente con il compito di completare la fascistizzazione dell’istituto e per tale motivo mantenne la carica fino al 1943. Con il mandato di Felicioni si rafforzò una tendenza all’accentramento e all’uniformazione della proposta culturale delle sezioni estere. Si intensificò, inoltre, l’interazione con la Direzione generale per i servizi della propaganda del nascente ministero della Cultura popolare, tant’è che a partire dal 1934 l’ufficio centrale della Società doveva sottoporgli il calendario annuale delle manifestazioni programmate oltre confine. In qualità di presidente dell’Alighieri Felicioni sostenne la campagna militare in Etiopia e l’ingresso nel secondo conflitto mondiale. Destarono, invece, molte polemiche le critiche che fece per l’intervento in Spagna a favore delle forze franchiste.
    Nel secondo dopoguerra Felicioni tornò in Umbria e morì a Perugia nel 1982.
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    Scheda parlamentare
    Professione
    Laurea in Giurisprudenza; Avvocato
    Commemorazioni
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    Bibliografia
    ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO, Ministero della cultura popolare, Gabinetto, b. 91, Fascicolo 1935, Felicioni a Mussolini 10 gennaio 1935.
    ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO, Segreteria particolare del duce, b. 5099641, Fascicolo Felicioni.
    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, Legislatura XXVII, 12 giugno 1924.
    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, Legislatura XXVII, 13 novembre 1924.
    ATTI PARLAMENTARI, Camera dei Deputati, Discussioni, Legislatura XXVII, 14 marzo 1928.
    F. BRACCO, Il primo dopoguerra in Umbria e l’avvento del fascismo, in S. MOGLIANI e R. UGOLINI (a cura di), Il modello umbro tra realtà nazionale e specificità regionale, Endas Umbria, Perugia 1991.
    F. CAPARELLI, La “Dante Alighieri” 1920-1970, Bonacci, Roma 1987.
    R. COVINO, Dall’Umbria verde all’Umbria rossa, in R. COVINO e G. GALLO (a cura di), Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità ad oggi. L’Umbria, Einaudi, Torino 1989.
    A. GROHMANN (a cura di), Perugia, Laterza, Roma-Bari 1990.
    G. NENCI (a cura di), Politica e società in Italia dal fascismo alla Resistenza. Problemi di storia nazionale e storia umbra, il Mulino, Bologna 1978.
    M. TOSTI (a cura di), Tra Comuni e Stato. Storia della Provincia di Perugia e dei suoi amministratori dall’Unità ad oggi, Quattroemme, Perugia, 2009.
    L. VARASANO, L’Umbria in camicia nera (1922-1943), Rubbettino, Soveria Mannelli, 2011.
    Risorse web
    documenti collegati a “Felicioni Felice”: un elem documenti collegati a “Felicioni Felice”: un elem…
    http://archivio.camera.it/patrimonio/archivi_priva…
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    http://dati.camera.it/ocd/deputato.rdf/dr10771_28
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